La nuova stagione della Sinistra, www.sinistraeliberta.eu
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mercoledì 3 giugno 2009

Bari, 4 giugno... SOGNO QUINDI ESISTO!

Il 4 giugno alle ore 20
in piazza Pref
ettura a Bari

Nichi VENDOLA

chiuderà la campagna elettorale pugliese con una grande festa.

Ci sarà l’attore di teatro civile Alessandro Langiu e il cantautore Daniele Silvestri.

Ma soprattutto dovrete esserci voi, cuori e volti di questo nuovo partire. Vi invitiamo a partecipare e a portare con voi cartelli, striscioni e bandiere da cui indicare il vostro sogno utile.

Liberate energie intellettuali e passioni civili perché, come scriveva un filosofo, ‘finché ho un desiderio ho una ragione per vivere’.



La manifestazione potrà essere seguita in live streaming su nichivendola.it.

sabato 23 maggio 2009

La Democrazia è a rischio!

Carissime e carissimi,

vi sono molti, troppi, inquietanti segnali che indicano che il nostro Paese sta attraversando una fase particolare, e per molti versi originale, nella quale il sistema democratico che tutti noi abbiamo conosciuto e nel quale abbiamo vissuto e operato è messo a serio rischio.

Sta crescendo nel nostro Paese una vera e propria emergenza democratica rispetto alla quale tutti noi abbiamo il dovere e la necessità di reagire in modo adeguato e tempestivo.Per questa ragione mi assumo la responsabilità di scrivervi e di proporvi un incontro a brevissimo termine per assumere assieme le iniziative adeguate, come compete ad un’opposizione parlamentare ed extraparlamentare, come è la forza politica cui appartengo, non certo per sua scelta.

Conviene evitare paragoni con il passato, sempre difficilmente proponibili, ma certamente abbiamo avuto modo, e con noi le italiane e gli italiani, di cogliere nei recenti comportamenti della maggioranza, del governo e segnatamente del Presidente del Consiglio, atteggiamenti, comportamenti, dichiarazioni e atti che entrano in collisione con le regole più elementari di una repubblica democratica e parlamentare.
Non credo sia sfuggito a nessuno il carattere ricattatorio del discorso pronunciato da Silvio Berlusconi di fronte all’assemblea di Confindustria.

Un Presidente del Consiglio che controlla direttamente o indirettamente quasi l’intero sistema mediatico minaccia di rivolgersi direttamente al popolo per sovvertire gli assetti costituzionali aggirando o, peggio, ignorando con esplicito disprezzo il Parlamento.
Questo atteggiamento arrogante e, temo, non privo di venature eversive era già evidente nella vicenda apertasi con la sentenza sul caso Mills.
Siamo di fronte ad un assurdo: chi è stato destinatario di un atto di corruzione viene condannato dalla Magistratura, mentre il suo eventuale corruttore è protetto da una legge vigente, contro la quale l’opposizione si è fortemente battuta, che lo sottrae a qualunque tipo di giudizio.

Non compete a noi entrare nel merito della vicenda giudiziaria. Così come il Presidente del Consiglio non dovrebbe abbandonarsi ad una pubblica sequela di insulti rivolti alla Magistratura giudicante in ragione di una sua presunta intenzione persecutoria motivata addirittura da una altrettanto presunta collocazione politica dei singoli magistrati.
Ma noi non possiamo assistere impassibili ad una nuova recrudescenza di dichiarazioni e atti che mirano a sottoporre la Magistratura sotto il controllo politico dell’Esecutivo, stravolgendo l’equilibrio dei poteri di uno stato democratico e la sua Costituzione.
E’ da notare come tali comportamenti costituiscano di per sé un motivo di uno scontro ora strisciante, ora esplosivo con le più alte cariche dello stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica, i cui ripetuti, ponderati e preziosi interventi a tutela degli equilibri istituzionali e della nostra Costituzione sono stati disattesi e persino svillaneggiati dal Presidente del Consiglio.
La stessa vicenda della oscura relazione tra il presidente del consiglio e la famiglia Letizia non può essere confinata nella sfera del privato, il confine tra pubblico e privato essendo, come segnalano tutti i migliori studiosi delle moderne democrazie, diverso per chi ricopre cariche istituzionali e per il comune cittadino. E di fronte a denunce che partono dagli stessi famigliari del presidente del Consiglio, non credo si possa tacciare di indebita invasione nel privato la richiesta formale di pubblici chiarimenti da parte di chi un ruolo pubblico riveste.
La mia elencazione potrebbe continuare ma sarebbe superflua poiché già così la misura appare colma.Ad un’emergenza democratica si deve rispondere con un’eccezionale sussulto democratico nel Paese e nelle istituzioni.
Non credo che il Parlamento possa limitarsi ad attendere che il Presidente del Consiglio decida, a seconda dei suoi desideri e delle sue convenienze, se presentarsi di fronte ad esso o meno. L’opposizione parlamentare è in possesso di precisi strumenti regolamentari per giungere, nel modo e nelle forme opportune, a un dibattito parlamentare la cui urgenza mi sembra ormai massima. Per questo mi rivolgo a Voi, pur in un momento come l’attuale che ci vede in competizione nella campagna elettorale per le elezioni dei parlamento europeo e di molti consigli provinciali e comunali.
L’imminente confronto elettorale non può fare venire meno, neppure per un attimo, il nostro senso di responsabilità verso la Costituzione italiana e l’ordinamento democratico dell’Italia.

Mi auguro quindi che vogliate concordare con la necessità di un’immediata riunione di tutte le forze dell’opposizione, presenti o no nell’attuale Parlamento, per concordare e assumere tutte le iniziative unitarie, nel Parlamento italiano e in quello europeo, nelle Istituzioni locali, nella società civile per fare uscire il nostro Paese indenne dall’attuale emergenza democratica che lo investe.

In attesa di un Vostro tempestivo cenno di riscontro, Vi saluto augurando a tutti noi un presente e un futuro di democrazia e libertà.

Nichi Vendola
Roma 22 maggio 2009

domenica 22 marzo 2009

Le Primarie delle Idee

Confermiamo la data del 27-28-29 marzo per l'avvio delle Primarie delle idee.
Avvio perchè vogliamo condurle come impegno in progress, come nuova pratica da costruire e verificare passo dopo passo. Vi invitiamo a viverla come sperimentazione.
La vicinanza delle elezioni ci offre l'occasione di una verifica utile anche per la lista SINISTRA E LIBERTA' che come associazione Per la Sinistra sosteniamo.

Continuiamo così il percorso cominciato il 13 dicembre all'Ambra Iovinelli di Roma : dire e ascoltare cosa donne e uomini pensano debbano essere le priorità per un nuovo soggetto politico di sinistra. Comunicheremo gli appuntamenti promossi dalle diverse associazioni territoriali e successivamente l'esito delle primarie.

Buon lavoro!

Prossimamente su questo sito la programmazione per la città di Monteiasi.
Per informazioni sul livello nazionale, cliccate qui.
Qui sotto, il volantino sulla campagna nazionale del Movimento per la Sinistra per lo sciopero della CGIL del 4 aprile e per il sostegno al movimento studentesco.


giovedì 19 marzo 2009

La Primavera della Sinistra - "Sinistra e Libertà" si presenta

Tutti - avversari compresi - dicono che ci sia bisogno di sinistra. E c'è bisogno di una sinistra che ricominci ad avere una sua rappresentanza nelle istituzioni. A cominciare da quelle europee. E dagli enti locali. C'è bisogno di sinistra, insomma, in un paese governato da una destra che ha uno slogan chiaro in testa: "Calce e randello, speculazione edilizia e ronde" (per usare la definizione di Nichi Vendola). La destra peggiore. Come contrastarla? Come contrastarla in un paese dove la maggioranza, d'intesa con l'opposizione democratica, ha fissato la soglia del quattro per cento, sotto la quale non c'è rappresentanza?

Lo strumento, lo strumento per garantire che ci sia una sinistra, che continui ad esistere una sinistra, è stato presentato stamattina. E' la lista unitaria che correrà per le europee. Si chiama "Sinistra e libertà". E' un "cartello" che vuole raccogliere quei mille pezzi di opposizione sparsi in Italia, che si sono manifestati in questi mesi. E' la lista che aggrega quattro forze politiche: il Movimento per la Sinistra, la Sinistra democratica, i Verdi e il Partito socialista (quello di Nencini).

Avrà un suo simbolo. Un cerchio rosso e bianco, sotto - piccoli - i "loghi" delle famiglie europee di appartenenza: il Pse, il Gue, i Verdi.

Si parte, insomma. Certo non si parte da zero, perché per dirla con Marco Di Lello, socialista, alla conferenza stampa, "i sondaggi non commissionati da noi ci danno fra il 3,3 ed il 6%. Lanciamo il quorum oltre l'ostacolo". Si comincia, ma certo non sarà facile. Perché la crisi, la devastante crisi economica - lo sanno tutti - in nessuna parte del mondo favorisce la sinistra. E allora, usando di nuovo l'espressione di Nichi Vendola, il primo compito "è quello di ritrovare le parole che mancano all'Italia".

Le prime due da "recuperare" sono appunto quelle contenute nel nuovo simbolo. Ecco come la vede Achille Occhetto, anche lui presente alla presentazione, in veste - ci ha tenuto a sottolinearlo - di "semplice militante". "Dobbiamo ridare alla sinistra la parola libertà. Il Pd ha demolito e tolto la parola sinistra. Senza libertà non c'é né democrazia né sinistra. Va recuperata la parola libertà, gettata nel fango da Berlusconi".

Una sinistra dei diritti, allora, una sinistra che recupera il suo rapporto col sociale. A cominciare da chi è vittima del disastro provocato dal neoliberismo. Su questo, sul dramma della situazione economica nel nostro paese, ha insistito molto Vendola: «Berlusconi ha detto che sono stati versati dei soldi verissimi alle imprese; perché allora le imprese licenziano? Se ricevono soldi noi chiediamo che ci sia una moratoria sui licenziamenti, uno stop". E ancora: "Proponiamo la detassazione della cassa integrazione". Senza contare che in Italia si potrebbe fare quello che, ad esempio, ha fatto la sinistra in Puglia: "Farsi carico degli oneri fiscali per le badanti". Anche per questa strada si sostengono i redditi più bassi, le persone più bisognose.

Altre proposte verranno dal confronto che la lista vuole sviluppare in tutto il paese, con i soggetti sociali interessati. Ma il programma, anche il più dettagliato, rimanda sempre allo stesso problema: in questo paese c'è bisogno di sinistra. Perché la sua assenza - è ancora il Governatore della Puglia - "pesa sulle persone e consente l'aggressione del lavoro e della Cgil da parte di questa destra che spadroneggia nei media dove si racconta un paese che non c'è".

Certo, dire sinistra non spiega tutto. E qui, sempre Vendola, se la cava con una battuta: "C'è bisogno di una sinistra con meno mitologie, simboli e bandiere, ma che sia in grado di difendere i diritti civili e sociali". Una sinistra che torni a fare politica. Che torni a progettare alleanze. Già, ma quali alleanze? "Io penso che occorra ecostruire un campo largo delle opposizioni al governo delle destre, uscendo dalle contese da talk show, mettendo mano alla leva fiscale per ridistribuire la ricchezza". Questo per l'oggi, e poi? "Penso che non possa funzionare il principio dell'autosufficienza sostenuto dal pd veltroniano, perchè significa candidarsi a perdere sempre. Bisogna costruire le alleanze. Ma in una condizione attuale in cui siamo minoranza tutti e battuti nel paese, la priorità è il programma concreto di alternativa alle destre e a Berlusconi. Il tema delle alleanza arriva un secondo dopo. Un secondo prima c'è l'attualità e l'alternativa che riusciamo a costruire !
e a far vivere nel cuore degli italiani".

Così, con queste idee si andrà alle europee. Il resto è ancora tutto da decidere. Per dirna una, le candidature sono ancora lontanissime dall'essere definite. Vendola - ad una domanda dei cronisti - ha risposto che lui preferirebbe non candidarsi, ma si dichiara "a disposizione". Il Ps candiderà sicuramente gli uscenti Pia Locatelli ed Alessandro Battilocchio. I Verdi punteranno sull'eurodeputato uscente Monica Frassoni. Il leader di Sd, Claudio Fava, potrebbe essere candidato, così come l'ex astronauta Umberto Guidoni, che alle scorse elezioni fu eletto nelle liste del Pdci. Ma quel che è più importante è che "oltre il 50% delle candidature - coem ha assicurato Di Lello - verrà deciso sul territorio". Decideranno le persone, insomma. Di più: non ci saranno suddivisioni a tavolino degli eletti, in caso di superamento del quorum. Chi prenderà più preferenze, insomma, andrà a Strasburgo, senza dimissioni pilotate. L'ultima: verrà rigorosamente rispettato il bilanciamento fra uomini e donne.

Resta da dire delle amministrative. La lista correrà anche per le provinciali e comunali? Claudio Fava, Sinistra democratica: "Dove sarà possibile, questa lista sarà presente, ma vogliamo evitare editti romani". O, come aggiunge, Grazia Francescato: "Rispettiamo le libere scelte sul territorio".

Tutto qui. E ora si comincia davvero.

Da www.movimentoperlasinistra.it

giovedì 5 marzo 2009

Manifestazione nazionale CGIL - ROMA, 4 aprile

Il Movimento per la Sinistra di Monteiasi aderisce alla Manifestazione Nazionale della CGIL del 4 aprile p.v.
Su richiesta della locale Lega CGIL, invita tutti i cittadini che vogliono partecipare alla manifestazione a Roma, a segnalare la propria adesione presso la stessa Lega CGIL , affinché si possa programmare la partenza di un autobus da Monteiasi.
La crisi economica che ha investito tutti i settori produttivi sta avendo gravissimi ripercussioni occupazionali. La CGIL già dallo scorso anno aveva avvertito il Governo della gravità di quello che stava già accadendo: grido d'allarme rimasto purtroppo inascoltato. Le misure prese dal Governo per fronteggiare la perdita del lavoro da parte soprattutto dei precari, oltre ad essere giunte con notevole ritardo, causa, come detto, una tragica sottovalutazione delle stessa da parte del Governo, sono inoltre insufficienti a garantire un adeguato sostegno alle famiglie già in avanzata difficoltà a raggiungere dignitosamente la fine del mese.
Il Governo, invece di intervenire adeguatamente nella crisi in atto, ha puntato sulla divisione e l'indebolimento dei Sindacati. Infatti ha perseguito e portato avanti il progetto di un accordo separato che prevede e programma:
  1. la riduzione della tutela dei salari;
  2. riduzione del ruolo e della forza del contratto nazionale;
  3. non allarga la contrattazione di secondo livello, semmai le attribuisce la possibilità di ridurre le tutele previste nel contratto nazionale;
  4. limita il diritto di sciopero - che per la Costituzione è un diritto del singolo lavoratore.
Per i motivi sopra esposti è necessaria una grande mobilitazione di tutti i lavoratori, studenti e pensionati affinché il Governo intervenga in modo più incisivo a favore dei lavoratori senza tutela - precari che perdono il lavoro - e a sostegno delle piccole e medie imprese.