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venerdì 26 marzo 2010

Il progetto e le politiche della Monteiasi migliore!


ELEZIONI COMUNALI DEL 28 E 29 MARZO 2010

Programma Amministrativo della lista

Centrosinistra per Monteiasi con Prete Sindaco

PREMESSA

I cittadini di Monteiasi, con le elezioni amministrative del 28 e 29 marzo 2010, sono chiamati ad eleggere non solo il Presidente della Regione Puglia unitamente al Consiglio Regionale, ma anche il Sindaco ed il Consiglio Comunale di Monteiasi, a causa della prematura interruzione della precedente consiliatura. Da ciò si capisce come queste elezioni rivestono, per i cittadini di Monteiasi, una maggiore importanza. Tale maggiore importanza dipende dal fatto che, tanta parte dell’attività amministrativa, che gli eleggendi Sindaco e Consiglieri Comunali saranno chiamati ad assolvere, dipende anche dalle scelte politico-amministrative che saranno assunte dal nuovo Governo Regionale.

Per fare alcuni esempi, basta pensare, a quello che potrà essere l’atteggiamento del Consiglio Regionale in ordine alla possibile ancorché probabile individuazione, da parte del Governo Nazionale, del territorio pugliese, per la costruzione di una nuova centrale nucleare, ed ancora la scelta, sempre da parte del Governo Nazionale, di affidare ai privati la gestione del bene comune primario che è l’acqua. Il nuovo Consiglio Comunale in merito a questi importantissimi argomenti, sarà chiamato ad assumere delle precise azioni di responsabilità, dato che uno dei possibili insediamenti per la costruzione di una centrale nucleare potrà essere il territorio del comune di Avetrana, poco quindi distante da Monteiasi.

L’attuale governo della Regione Puglia si oppone tenacemente a queste scelte sciagurate. Non sappiamo quale sarà l’atteggiamento del futuro Parlamento Pugliese. Quale sarà, invece, il comportamento della nuova Amministrazione Comunale di Monteiasi?

Sappiamo che, a tutto questo, il centrosinistra si opporrà decisamente utilizzando tutti quegli strumenti consentiti per la salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni. Noi vorremmo sapere, i cittadini di Monteiasi sicuramente vorrebbero sapere cosa ne pensano di tutto ciò gli altri candidati Sindaci e i Partiti e/o gruppi politici che li sostengono.

PROGRAMMA

a) Urbanistica

La responsabilità maggiore che i nuovi amministratori (Sindaco, Giunta Municipale e Consiglieri Comunali) dovranno affrontare nel prossimo futuro sarà sicuramente la gestione del territorio. Lo strumento urbanistico del quale è dotato il comune di Monteiasi è un PRG (Piano Regolatore Generale) redatto a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, che nelle linee di sviluppo essenziali è sostanzialmente sovrapponibile ad un Piano di Fabbricazione redatto ed approvato negli anni settanta. Si parla quindi di piani urbanistici del tutto obsoleti per i quali, tra l’altro, non vi è stata un’adeguata coerenza tra le previsioni di sviluppo e la gestione che ne è seguita. In buona sostanza si è avuto uno sviluppo edilizio cosiddetto, a macchia di leopardo. Soddisfacenti seppure tardivi sono apparsi gli interventi nella zona industriale. Non è stata data un’adeguata attenzione alle periferie urbane. Scarso interesse è stato dato alle aree di utilità pubblica, poco o nullo è risultato l’intervento nelle zone rurali.

L’agro di Monteiasi, anche a causa del recente insediamento Alenia, consiste di un territorio alquanto esiguo nel quale sono chiamati a convivere, necessità di carattere abitativo con problematiche ipotesi di sviluppo. Un territorio che reclama a gran voce almeno due evidenti ed inderogabili necessità:

1) una grande attenzione riguardo l’aspetto idro-geologico;

2) il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Accanto a questi, la necessità di:

- dotarsi di strumenti attuativi idonei per il completamento delle aree di espansione;

- potenziamento delle aree di sviluppo artigianali.

b) Ambiente

Altro elemento che caratterizza l’attenzione verso il territorio è l’ambiente. Quindi tutto ciò che riguarda la materia attinente ai rifiuti urbani. A partire dalla raccolta fino alla chiusura del ciclo. Va ripensata la problematica riguardante l’intero percorso: dalla raccolta (umido e differenziato) fino allo smaltimento. È necessario iniziare a riflettere intorno ad un approccio culturale diverso rispetto a quanto fatto fin’ora in merito al problema rifiuti.

- Una moderna ed attenta amministrazione deve, oggi, porsi nella condizione di raggiungere, nell’arco del mandato, l’obiettivo di ZERO RIFIUTI.

Se in tante piccole e medie realtà italiane, ormai, questa domanda se l’han posta da tempo e sono stati capaci di raggiungere questo obiettivo, perché non provarci anche da noi? È una sfida che va lanciata a noi stessi e che reclama d’essere raccolta. Ci auguriamo che venga raccolta anche dalle altre liste di candidati.

Così come per l’inquinamento determinato dagli scarichi delle automobili. Relativamente all’area ricadente nel centro di Monteiasi. In particolare l’ultimo tratto della via Roma che termina sulla piazza M. Immacolata, unitamente ai primi isolati che dalla stessa piazza si diramano verso la via Lotta (fino alla via Battisti) e la via Mazzini (fino alla via Amendola) sono ormai diventati luogo di incessante traffico e sosta di autoveicoli, che causa una doppia fonte di inquinamento: da scarico di gas che spesso rende l’aria irrespirabile e da inquinamento acustico.

La proposta di trasformare l’area suddetta in isola pedonale o Zona a Traffico Limitato, oltre a rendere più accogliente e godibile, dal punto di vista della vivibilità il centro di Monteiasi – soprattutto per le persone anziane e i bambini – renderebbe più salubre l’ambiente.

c) Servizi socio-assistenziali

Il livello di civiltà raggiunto da una comunità lo si misura attraverso la qualità della vita. In tal senso un ruolo fondamentale è determinato dalla quantità e qualità dei servizi sociali ed assistenziali che la pubblica amministrazione è in grado di erogare. Oggi questo importante settore della vita pubblica vive uno stato di evidente difficoltà sia a causa delle ristrettezze economiche determinate dall’esiguità di reperimento di fondi propri, sia a causa del persistente stato di difficoltà che impedisce il decollo di tutte quelle attività previste dalla normativa regionale che individua nei piani di zona le strutture deputate a garantire gli interventi. Noi riteniamo sia necessario uno sforzo culturale, prima ancora che politico, che metta nelle condizioni di affrontare questa materia avendo a disposizione le armi della conoscenza e dell’informazione, a partire dall’analisi della realtà economico-sociale della popolazione, in direzione di una presa di coscienza dei bisogni primari e, soprattutto del diritto all’accesso ai pubblici servizi, in particolare per le categorie meno protette e, quindi più bisognevoli dell’intervento pubblico. In mancanza di questo, nessuna politica sociale può essere affrontata in modo consapevole ed appropriato.

d) Opere e sviluppo

Le linee di sviluppo riguardanti gli interventi in materia di importanti opere infrastrutturali e di trasformazione tendenti alla riqualificazione del territorio, diversamente dal passato, non sono più ipotizzabili in chiave esclusivamente municipalistica. Necessita sempre più confrontarsi con una realtà comprensoriale e di area. In tale direzione, risulta evidente come la capacità di “fare progetto” assuma un valore e un ruolo determinante. Tuttavia, la progettualità, per essere credibile, ha bisogno di essere concepita in ragione del territorio di Monteiasi e della realtà territoriale che lo circonda: della sua storia, anche economica, di ciò che il paese è stato, di quello che adesso è, e di come potrà diventare nel futuro prossimo. In maniera più esplicita, bisognerà ragionare su ciò che il Paese ha, sulla possibilità di valorizzare, sviluppare e rendere interessanti le risorse, quelle poche risorse paesaggistiche e monumentali esistenti, capaci attraverso adeguati interventi, di rendere interessante Monteiasi e, perché no, capaci di attirare attenzioni e risorse.

Affinché quello che fin’ora si è detto e cioè: territorio, servizi socio-assistenziali, opere e sviluppo, possa essere affrontato in modo appropriato è necessario avere a disposizione personale adeguato in modo quantitativo e qualitativo, uffici e strutture operative efficienti. Da quello che si vede, la cosiddetta “macchina amministrativa” appare non del tutto adeguata al raggiungimento degli obiettivi sopra esposti. Occorrerà valutare attentamente ipotesi di ampliamento e adeguamento delle strutture amministrative, perché esse siano rispondenti con le proposte programmatiche della nuova amministrazione, anche valutando opportunamente ogni possibile forma di collaborazione, con personale, uffici e strutture amministrative dei paesi vicini appartenenti all’Unione dei Comuni.


e) Istituti di partecipazione democratica

In ultimo, ma non per ordine d’importanza, bisognerà porre mano ad un aspetto determinante che caratterizza in positivo la vita democratica del Paese e che rappresenta un dato distintivo delle amministrazioni di centrosinistra. La partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. È amaro constatare, purtroppo, come tutte o quasi le amministrazioni che hanno, fin qui, governato Monteiasi non abbiano tenuto la cittadinanza nella debita considerazione anzi, l’hanno quasi del tutto esclusa dalla discussione su qualunque problematica di carattere amministrativo, privandosi in buona sostanza di quell’apporto essenziale in termini di risorse ideali, di valutazioni anche critiche ma che rappresentano tuttavia la base di partenza per un corretto rapporto democratico. Solo amministrazioni ed amministratori ottusi e insipienti si privano delle risorse rivenienti dai loro cittadini amministrati. Amministrazioni ed amministratori ignari e incapaci di un confronto che se, viceversa, affrontato in maniera corretta, democratica e con spirito costruttivo è foriero di risultati prestigiosi, capaci di rendere importante e condiviso un programma, un percorso politico/amministrativo e di sviluppare in modo esponenziale il senso civico della collettività in cui viviamo.


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