La nuova stagione della Sinistra, www.sinistraeliberta.eu

sabato 25 luglio 2009

16 idee per 5 proposte di legge di iniziativa popolare

    LE CAMPAGNE DI SINISTRA E LIBERTA’

    16 idee, 16 proposte per altrettante possibili iniziative di popolo.

    Vogliamo individuarne almeno 5 per organizzare le prime battaglie civili di Sinistra e Libertà. Scegliamo assieme queste campagne, per le quali impegnarci e impegnare le persone a noi vicine, dove abitiamo e dove lavoriamo, perché Sinistra e Libertà nasca innanzitutto tra i cittadini e sulle idee.

    Per partecipare a queste discussioni, per lanciare le tue proposte, lascia un commento a questa pagina web sul sito di Sinistra e Libertà, oppure commenta il nostro stesso blog, o (meglio ancora) partecipa alle nostre riunioni, contattando la Casa della Sinistra per Monteiasi su FaceBook, tramite posta elettronica o con una visita a Via Mazzini 10!

    Se vuoi entrare nel social network ufficiale di Sinistra e Libertà, iscriviti al forum su www.slforum.it!

LA SALUTE NON E’ UNA MERCE, I PRIMARI NON LI SCELGANO I PARTITI - è intollerabile che la sanità pubblica, deputata a garantire il diritto costituzionale alla salute, sia ormai il luogo di scambi clientelari e affaristici, qualche volta persino illegali. Affinchè la salute non sia merce di scambio, finanziario o politico occorre stabilire i criteri e i valori per la scelta e la valutazione dei manager, che non possono limitarsi ai soli risultati di bilancio; ristabilire criteri di merito e non di appartenenza partitica, per scegliere i primari attraverso i concorsi. inoltre, per garantire un controllo democratico dei cittadini, è necessario ripristinare il ruolo attivo dei Comuni nella progettazione e valutazione dei servizi sanitari.

UN 18 AI PRECARI DA 30 : istituire un ammortizzatore sociale universale per tutti i lavoratori a tempo indeterminato, determinato e precari. Superare il precariato con una interpretazione rigorosa del contratto di collaborazione.

FISCO GIUSTO, ITALIA GIUSTA - Alleggerimento delle prime 3 aliquote dell’Irpef (le più basse). Adeguamento ai principali paesi europei della tassazione sulle rendite finanziarie. Lotta all’evasione fiscale anche attraverso la regolamentazione dei lavoratori stranieri non in regola.No allo scudo fiscale

SCUOLA SICURA, OSPEDALE SICURO - messa in sicurezza delle 5.000 scuole e dei 500 ospedali delle zone a rischio sismico (che interessa 11 milioni di persone), da finanziare con la prima tranche del ponte di Messina.

ENERGIA RINNOVABILE = ECONOMIA FORTE = VITA MIGLIORE - un piano nazionale di risparmio energetico e potenziamento delle energie rinnovabili: eolico, fotovoltaico, solare, per raggiungere in 10 anni almeno il 30% di energia prodotta da queste fonti. Siamo ultimi in Europa, vogliamo diventare primi. No allo spreco di risorse per nuove centrali nucleari, già obsolete oggi e ancor di più quando saranno in attività, senza avere peraltro risolto il problema delle scorie.

L’ITALIA IN SECONDA CLASSE - 1000 nuovi treni per i pendolari e i servizi regionali da finanziare con una quota delle risorse destinate al ponte di Messina

LA VITA E’ DI CHI LA VIVE - Libertà di scelta del fine vita attraverso il riconoscimento legale del testamento biologico e garanzia delle libertà di cura.

UNIONI CIVILI : riconoscere il diritto a chi sceglie di vivere insieme un rapporto di coppia senza contrarre matrimonio

L’ITALIA E’ IL MIO PAESE - chiunque nasce sul suolo italiano può diventare cittadino italiano, clandestino non è reato

LAVORO SICURO, CONTROLLI CERTI, SANZIONI PENALI: migliaia di lavoratori italiani e stranieri perdono la vita sul posto di lavoro. Non è tollerabile. Occorre riattivare controlli non formali sui posti di lavoro e punire penalmente chi ha evitato di affrontare le spese necessarie per la sicurezza, per la vita e la salute di lavoratori.

LA FAUNA E GLI AMBIENTI NATURALI SONO UN BENE COMUNE: no alla liberalizzazione della caccia e alla privatizzazione dei parchi naturali. Salvaguardare il nostro patrimonio naturale è una responsabilità che abbiamo verso le generazioni future.Salvaguardare la biodiversità è un valore culturale e scientifico.

ROTTAMARE IL BRUTTO, TUTELARE IL BELLO: in un territorio fortemente popolato e manomesso come quello italiano, dove il suolo è una risorsa scarsa, è una buona idea promuovere una vera grande opera di restauro,del territorio , del paesaggio e degli edifici, anche attraverso l’abbattimento e la ricostruzione del patrimonio abitativo fatiscente e inadeguato, anche dal punto di vista estetico. La rottamazione del brutto richiede un programma di investimenti pubblici e un quadro di regole chiare, che in nessun modo si può confondere con un condono edilizio mascherato.

ABOLIZIONE DEL CANONE RAI: Il canone RAI non è garanzia di pluralismo e di servizio pubblico, l’imposta sul possesso degli apparecchi televisivi è l’espressione di un vecchio anacronismo.

SICUREZZA NON RONDE, L’ITALIA NON E’ IL FAR WEST: la sicurezza dei cittadini non può essere privatizzata, lo stato non può abdicare ai suoi doveri

MORATORIA DEI LICENZIAMENTI: non si può perpetuare la vecchia pratica di privatizzare gli utili e socializzare le perdite: alle imprese beneficiare di contributi pubblici in un momento di cresi economica si può e si deve imporre il blocco temporaneo dei licenziamenti.

UN MONDO DI PACE?NON CON LA CORSA AL RIARMO! Usa e Russia sottoscrivono un patto per il disarmo ed il governo italiano stanzia 11 miliardi di euro per l’acquisto di nuovo bombardieri: più cooperazione e meno armi per costruire la pace nel mondo!

venerdì 24 luglio 2009

Il segreto della felicità, il segreto della Puglia


Riprendiamo e pubblichiamo un post dallo spazio virtuale di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, punto di riferimento per la compagine nazionale di Sinistra e Libertà.
Dedicato a tutti i Pugliesi.


Il settimanale Panorama, nel nuovo numero oggi in edicola, dedica ampio spazio alla Regione Puglia, ai suoi virtuosi progetti realizzati, tutti all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità al punto da renderla Regione locomotiva del Mezzogiorno, in ogni ambito, dalla cultura al lavoro, dall’ambiente al turismo.

Leggi la prima parte qui.

Leggi la seconda parte qui.


martedì 7 luglio 2009

Documento finale del seminario di Sinistra e Libertà & considerazioni di Nichi sul rimpasto in Regione

Seminario del 3 luglio di Sinistra e Libertà:
documento politico finale

Abbiamo sviluppato, nell’incontro di oggi, una riflessione che chiama in causa il progetto di Sinistra e Libertà nella sua dimensione politica, culturale, organizzativa.
Il percorso di costruzione di Sinistra e Libertà è iniziato. Senza un immediato coinvolgimento partecipativo delle diverse realtà territoriali esso perderebbe l’efficacia di una potenzialità, di un bisogno, di un’attesa che sentiamo crescere dopo il voto.
Per questo è ora indispensabile che la discussione qui avviata – sulla base di un documento aperto e dei tanti interventi svolti – venga arricchita già nei prossimi giorni da un confronto largo nelle diverse città e regioni del nostro Paese.
L’Assemblea nazionale del prossimo 12 settembre sarà così un appuntamento politico in grado di raccogliere i dati più rilevanti della nostra partecipata discussione e tradurli in azione politica concreta. Essa andrà accuratamente preparata, allo scopo di favorire la partecipazione più diffusa, la pratica politica e democratica larga di donne e uomini e la discussione di merito più approfondita di cui saremo capaci.
Le indicazioni politiche ed operative di oggi riguardano, come già indicato nel documento d’apertura:

- l’impegno affinché Sinistra e Libertà si presenti come tale alle prossime scadenze elettorali, a cominciare da quelle regionali e amministrative della primavera del prossimo anno;
- la necessità di favorire ovunque sia possibile l’apertura di circoli tematici territoriali di Sinistra e Libertà, costituiti dall’insieme dei soggetti promotori nazionali e a quanti intendano aderire al progetto;
- la decisione di dare vita a forme di sostegno a Sinistra e Libertà già da questo momento e nei prossimi giorni anche attraverso il sito, così da rendere ciascuno che intenda impegnarsi partecipe di un progetto comune e condiviso;
- di prevedere, sia in ambito nazionale sia in quello territoriale, coordinamenti di Sinistra e Libertà, con il compito primario di dare impulso al progetto;
- di sviluppare, sin dal prossimo mese di settembre, campagne tematiche sui tratti salienti della realtà sociale ed economica, ambientale, dei diritti civili nel nostro Paese. L’individuazione dei temi delle campagne avverrà con un metodo partecipativo anche tramite la rete e le “primarie delle idee” già messe in atto nella fase precedente alla campagna elettorale. Segnaliamo l’urgenza che sul pacchetto sicurezza approvato dal governo, ci si adoperi fin da ora affinchè nelle principali città si organizzino iniziative e momenti di momenti di mobilitazione di Sinistra e Libertà e si operi affinché il testo varato dal Parlamento non venga controfirmato dal Presidente della Repubblica. Dovranno essere campagne capaci di esprimere la proposta politica di Sinistra e Libertà sul merito delle questioni oggi aperte, vicine alle esigenze reali dei cittadini, in grado di produrre iniziativa politica forte e diffusa, indicando così la strada di una politica alternativa a quella che oggi immiserisce la vita civile, morale e sociale del nostro Paese.


Alcune considerazioni di Nichi Vendola
sul rimpasto della giunta regionale pugliese


Ho inteso chiudere la delicata partita del rimpasto di giunta con rapidità e prima della mia comparsa, in qualità di persona informata dei fatti, dinanzi al Pubblico Ministero che indaga su eventuali illeciti nella sanità pugliese. Ho scelto dunque di operare le scelte sugli assessori evitando che si potesse immaginare un qualche collegamento tra uscite dalla giunta e inchieste in atto. Io ho posto una questione morale che riguarda sistemi di potere, come quello sanitario, che appaiono impermeabili alla domanda di moralizzazione e di cambiamento. Pongo un problema alla politica, che non può delegare al potere giudiziario il proprio compito specifico: che è quello di intervenire chirurgicamente sulla macchina pubblica per estirpare i fenomeni strutturali di malcostume e di corruzione. Questo problema è particolarmente visibile quando ci si affacci sulla vita quotidiana del sistema sanitaria, in qualunque parte d’Italia. I magistrati possono solo perseguire i reati, non possono costruire l’agenda della bonifica e del rilancio della sanità. Non ho inteso in alcun modo implicare alcuno dei miei assessori non riconfermati nel proprio incarico in una sorta di giudizio preventivo di condanna. Chi è stato sfiorato dai rimbalzi mediatici di inchieste in corso ha avuto la sensibilità, come nel caso del mio Vice Presidente Sandro Frisullo, di fare un passo indietro: e di questo gli va dato atto ed è necessario sottolineare uno stile inusuale in tempi in cui ben altri coinvolgimenti, in scandali e inchieste, vengono vissuti con assoluta noncuranza. E a Frisullo, lo dico con assoluta sincerità, vorrei esprimere la gratitudine per il lavoro appassionato svolto in un settore cruciale della nostra Amministrazione. Per gli altri assessori, come è noto, non esiste alcun possibile legame con vicende di pubblica immoralità o con indagini penali in corso. Barbieri, Ostilio, Russo, Lomelo hanno lavorato in modo universalmente apprezzato e penso che il segno di trasparenza introdotto in settori chiave degli apparati regionali resterà impresso come un dato di innovazione ormai strutturato. Il rimpasto ha portato al governo della Regione una personalità come quella del Prof. Viesti che consente a noi di allargare un dialogo necessario, nella società civile e nella politica, su quella nuova “questione meridionale” che vive nelle domande nuove del Sud e nella feroce inimicizia di un governo così segnato dall’egemonia leghista. L’entrata in giunta di due donne autorevoli come Loredana Capone e Magda Terrevoli aiuta la politica nel suo percorso di emancipazione dai codici autoreferenziali e autoritari di un maschilismo neppure tanto dissimulato che torna ad occupare la scena pubblica. L’ingresso di Dario Stefàno aiuta il governo regionale a leggere i bisogni e le attese dei moderati, anche per mettere a confronto le diverse culture politiche che possono alimentare spazi nuovi di alternativa alla destra. Così come l’ingresso di Fabiano Amati significa riallacciare un forte rapporto con il territorio. Allargare gli orizzonti del dialogo culturale e politico, in un momento così acuto di crisi sociale e democratica di un Paese prigioniere del reality berlusconiano, è un impegno necessario. Solo questo è il senso della fase nuova che si è aperta nella politica.

Nichi Vendola

Per leggere la nuova composizione della giunta regionale pugliese, clicca qui.

Per leggere la lettera inviata da Sinistra e Libertà al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in merito alla approvazione del "pacchetto sicurezza" da parte del Parlamento, clicca qui.


giovedì 2 luglio 2009

Pistoia: appello per la Sinistra del Futuro

Riceviamo e pubblichiamo dai compagni dell'Associazione "Per la Sinistra" di Pistoia.
Per leggere il Manifesto-Appello unitario di "Sinistra e Libertà per Livorno", cliccate qui.

Dal Coordinamento dell'Associazione per la Sinistra di Pistoia


Alle personalità nazionali della Sinistra nuova da ricostruire.
Alle Associazioni locali della Sinistra, in Toscana e in tutta Italia.

Un Partito per la Sinistra del futuro

Vorremmo che giungesse, a tutti coloro che leggeranno il documento, la nostra concreta, forte, urgente richiesta di costituire ora, in tempi brevi, una forza politica organizzata, stabile, riconoscibile, che interpreti la volontà di esistere e di agire politicamente della sinistra che guarda al futuro.

Sappiamo di non essere soli ad esprimere questa urgenza: variamente collocati nella geografia del paese, altri gruppi di cittadini, messi in movimento anche dal recente confronto elettorale, sono in attesa attiva di un riferimento comune a livello nazionale, di un partito.

Siamo consapevoli anche della multiforme complessità che rende difficile questo percorso: un impianto teorico fragile, un progetto politico in gran parte da definire, un’organizzazione da costruire, risorse da trovare, incertezze e ambiguità delle aree politiche attualmente strutturate che potrebbero dar vita al progetto. Sembra davvero una missione impossibile.

Noi pensiamo tuttavia che sia questo il momento di avere coraggio e lungimiranza, di rischiare, per riempire il vuoto politico che si è creato nella sinistra italiana ormai da troppo tempo, pena la dispersione, forse definitiva, dell’energia civile e della volontà di partecipazione di quei cittadini che avvertono la pericolosa deriva della situazione politica italiana e chiedono che la sinistra, una nuova sinistra, torni a far sentire la propria voce in modo coerente e comprensibile.

E’ proprio a questi cittadini(pochi ? tanti ?), a queste persone in carne e ossa che ci si deve rivolgere, parlando la loro lingua e superando lo stallo imbarazzante a cui ha portato un confronto sfibrante, continuamente rimandato a domani, fra le forze politiche che si collocano a sinistra, peraltro sempre più residuali.

Fra pochi mesi si svolgerà il congresso del Partito Democratico, che, comunque lo si voglia interpretare, ha costituito un cambiamento strutturale del quadro politico nazionale e che cercherà di allargare il proprio consenso in ogni direzione.

Intanto una destra inguardabile sta svuotando di contenuti e di credibilità le istituzioni democratiche giocando, in modo tanto becero quanto pericolosamente efficace, la carta del populismo, della demagogia, del razzismo strisciante, accompagnata da quotidiano martellamento di un sistema di informazione malato, che non ha uguali in nessun altro paese democraticamente organizzato.

E’ ora che c’è bisogno di presentare ai cittadini altre opzioni, altre strade da percorrere, altre idee, altri volti, altri, più respirabili, modi della politica.

Crediamo si debba accettare il fatto, di portata storica, che la decadenza dei modelli politici nati dal socialismo, e più in generale dalla cultura di sinistra, non è un dato passeggero, prodotto da situazioni contingenti, ma una condizione strutturale. Il pensiero socialista e progressista ha guidato per centocinquanta anni la locomotiva della storia, in costante dialettica con un capitalismo mutante, capace di risorgere ogni volta dalle proprie crisi: la realtà sociale ed economica è profondamente cambiata a livello globale, spesso in meglio, in buona parte per le conquiste della sinistra politica.
Molti dei diritti e delle condizioni di vita che oggi, nell’area economicamente più sviluppata del mondo, consideriamo acquisiti, sono frutto di quelle conquiste, in un lungo e talvolta drammatico percorso che ha coinvolto, sotto ogni cielo, speranze e azioni di milioni di uomini e di successive generazioni, non avendo mai le classi dominanti regalato niente alle classi subalterne.
Nella realtà di oggi quella forza propulsiva si è sostanzialmente esaurita e i paradigmi teorici del socialismo e della sinistra, pur evolvendosi nel tempo, non sono più all’altezza del loro compito storico: analizzare e interpretare la realtà per cambiarla, spostandola verso più alti livelli civili, sociali, culturali, mettendo in moto e motivando giovani, donne e uomini nel loro concreto contesto di vita. Perché questo è il felice destino della sinistra: esiste quando riesce a orientare i cittadini e convincerli della bontà del cambiamento, di quanto sia vantaggioso anche per i singoli individui muoversi per e verso orizzonti collettivi più alti.

La destra, qui davvero geneticamente diversa, non ha bisogno di questo: accetta e governa l’esistente a favore delle forze e dei gruppi di interesse in quel momento più forti e aggressivi.

La consapevolezza della decadenza della capacità di convincere e di agire della sinistra(peraltro naturale in prospettiva storica) non può nascondere il fatto che le sfide su cui si è formato il pensiero progressista sono ancora tutte aperte, se pure in contesti completamente nuovi.

E’ vero: manca un pensiero forte che reinterpreti, da sinistra, la realtà del mondo e ne diriga lo sviluppo, ma non può essere questa la ragione che ci impedisce di pensare e di agire politicamente, qui e ora, a livello individuale e collettivo. Peraltro, nel '900, l'incontro e il confronto critico con altre e nuove aree culturali ha ampliato, arricchito e talvolta radicalmente innovato il nucleo storico del pensiero progressista e di sinistra. Contributi fondamentali sono venuti, vengono e verranno dalle componenti di ispirazione cristiana e religiosa di più forte connotazione sociale, dal movimento per la piena affermazione dei diritti e della differenza di genere, dai movimenti ecologisti portatori di una seria critica al modello predatore tipico dell'industrialismo sviluppista e del capitalismo selvaggio.

Per questo chiediamo, come cittadini che abitano o guardano a sinistra, un punto di riferimento certo, un partito, che non ripeta le effimere, evanescenti e liquide esperienze di questi anni, che hanno riprodotto solo divisioni, incertezza, impotenza politica e dato fiato a personalismi e tatticismi di gruppi di potere.

Non è un problema di resistenza, ma di esistenza, per contribuire, con le idee e le azioni della sinistra, a costruire il futuro. Una sinistra criticamente consapevole della forza della propria storia e delle proprie ragioni, ma finalmente non più disposta a coltivare nostalgie o illusorie rendite di posizione.

E futuro, per la sinistra, significa giustizia sociale, intesa ancora come la creazione delle condizioni perché ogni individuo eserciti il diritto(e il dovere !) di perseguire, senza ostacoli, il benessere proprio e della collettività; significa una nuova cultura del lavoro e dei lavori, dopo la rivoluzione dell’ultimo quarto di secolo; ridisegnare con coraggio la geografia dell’educazione, della formazione, dello stato sociale, garantendo universalità, qualità e compatibilità; significa aprire nuovi spazi alla creatività e alla conoscenza; liberare energie, anche economiche, in un quadro di regole e di solidarietà attiva; significa costruire una società aperta e accogliente che sa rispettare vecchi e nuovi cittadini, ma che sa anche far rispettare le regole della convivenza civile, garantendo un contesto di vita condiviso e sicuro; significa privilegiare la sobrietà e il consumo consapevole; affermare un ambientalismo scientifico e razionale(non conservatore, lamentoso ed emotivo), che abbia piena consapevolezza della necessità di camminare verso un'economia e una società sostenibile(su questa grande contraddizione tra capitale e lavoro... l'analisi della sinistra novecentesca è stata largamente inadeguata); perseguire una globalità che non sia cinico sfruttamento a tutto campo delle risorse umane e naturali, ma un’occasione di sviluppo condiviso e di scambio, di cooperazione e di ricerca di comuni obiettivi di dignità e liberazione dai bisogni; scegliere e perseguire sempre i sentieri del dialogo, del rispetto e della convivenza fra i popoli, della pace. Significa, infine, una democrazia partecipata ed orientata ai cittadini, laica nel senso alto del termine, ed una politica credibile, leggera ed eticamente sostenibile.

E' in questa prospettiva che il Coordinamento dell’Associazione per la Sinistra della provincia di Pistoia(su mandato della maggior parte degli interventi nell'assemblea svoltasi il 22 giugno 2009) rinnova la richiesta urgente di costituzione di una nuova forza politica: è necessario che le 87 personalità dell’Appello reso pubblico il 7 novembre 2008(insieme alle persone candidate nelle liste di Sinistra e Libertà alle elezioni europee) riprendano il cammino… e decidano l’apertura di una consultazione delle mille esperienze locali formatesi in tutta Italia(finora del tutto ignorate e utilizzate solo per fare la campagna elettorale). Una proposta in discussione potrebbe essere l’apertura di un "percorso costituente democratico" per la formazione di un nuovo Partito della Sinistra: cioè un percorso congressuale aperto a tutte le persone interessate, per decidere tutto, con il criterio "una testa un voto"(idealità e valori di riferimento, scelte programmatiche, Statuto, dirigenti a tutti i livelli). Un percorso di questo tipo non può essere promosso solo dai dirigenti dei soggetti politici che hanno dato vita alla lista "Sinistra e Liberta" nelle elezioni europee: insieme a loro è necessario che ci siano tante personalità di sinistra... con una grande autorevolezza etica e morale guadagnatanel corso della loro vita.

Inoltre, il Coordinamento dell’Associazione per la Sinistra della provincia di Pistoia propone ai propri iscritti e simpatizzanti di agire autonomamente, tramite:

1.
Convocazione di un incontro/seminario locale, aperto a tutti i cittadini interessati, per dare spazio alle idee, alle proposte, al confronto;

2. Costituzione di una struttura organizzativa, definendo responsabilità e aree di intervento;

3. Acquisizione di una sede stabile, efficacemente strutturata, come spazio di incontro e di lavoro;

4. Ricerca di contatti e scambio di informazioni con altri raggruppamenti di orientamento simile attivi in Toscana, per organizzare un momento di lavoro comune;

5.
Una modalità trasparente di acquisizione di risorse, tramite l'autofinanziamento, secondo regole trasparenti e condivise(un minimo e un massimo a persona) e il principio della rendicontazione pubblica di quanto si è raccolto e di come si è utilizzato.

Il Coordinamento dell'Associazione per la Sinistra della provincia di Pistoia

Pistoia, lì 2 luglio 2009

P.S. - per risposte: scrivere a aps.pistoia@gmail.com o telefonare a Giuliano 334 7604779