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martedì 7 luglio 2009

Documento finale del seminario di Sinistra e Libertà & considerazioni di Nichi sul rimpasto in Regione

Seminario del 3 luglio di Sinistra e Libertà:
documento politico finale

Abbiamo sviluppato, nell’incontro di oggi, una riflessione che chiama in causa il progetto di Sinistra e Libertà nella sua dimensione politica, culturale, organizzativa.
Il percorso di costruzione di Sinistra e Libertà è iniziato. Senza un immediato coinvolgimento partecipativo delle diverse realtà territoriali esso perderebbe l’efficacia di una potenzialità, di un bisogno, di un’attesa che sentiamo crescere dopo il voto.
Per questo è ora indispensabile che la discussione qui avviata – sulla base di un documento aperto e dei tanti interventi svolti – venga arricchita già nei prossimi giorni da un confronto largo nelle diverse città e regioni del nostro Paese.
L’Assemblea nazionale del prossimo 12 settembre sarà così un appuntamento politico in grado di raccogliere i dati più rilevanti della nostra partecipata discussione e tradurli in azione politica concreta. Essa andrà accuratamente preparata, allo scopo di favorire la partecipazione più diffusa, la pratica politica e democratica larga di donne e uomini e la discussione di merito più approfondita di cui saremo capaci.
Le indicazioni politiche ed operative di oggi riguardano, come già indicato nel documento d’apertura:

- l’impegno affinché Sinistra e Libertà si presenti come tale alle prossime scadenze elettorali, a cominciare da quelle regionali e amministrative della primavera del prossimo anno;
- la necessità di favorire ovunque sia possibile l’apertura di circoli tematici territoriali di Sinistra e Libertà, costituiti dall’insieme dei soggetti promotori nazionali e a quanti intendano aderire al progetto;
- la decisione di dare vita a forme di sostegno a Sinistra e Libertà già da questo momento e nei prossimi giorni anche attraverso il sito, così da rendere ciascuno che intenda impegnarsi partecipe di un progetto comune e condiviso;
- di prevedere, sia in ambito nazionale sia in quello territoriale, coordinamenti di Sinistra e Libertà, con il compito primario di dare impulso al progetto;
- di sviluppare, sin dal prossimo mese di settembre, campagne tematiche sui tratti salienti della realtà sociale ed economica, ambientale, dei diritti civili nel nostro Paese. L’individuazione dei temi delle campagne avverrà con un metodo partecipativo anche tramite la rete e le “primarie delle idee” già messe in atto nella fase precedente alla campagna elettorale. Segnaliamo l’urgenza che sul pacchetto sicurezza approvato dal governo, ci si adoperi fin da ora affinchè nelle principali città si organizzino iniziative e momenti di momenti di mobilitazione di Sinistra e Libertà e si operi affinché il testo varato dal Parlamento non venga controfirmato dal Presidente della Repubblica. Dovranno essere campagne capaci di esprimere la proposta politica di Sinistra e Libertà sul merito delle questioni oggi aperte, vicine alle esigenze reali dei cittadini, in grado di produrre iniziativa politica forte e diffusa, indicando così la strada di una politica alternativa a quella che oggi immiserisce la vita civile, morale e sociale del nostro Paese.


Alcune considerazioni di Nichi Vendola
sul rimpasto della giunta regionale pugliese


Ho inteso chiudere la delicata partita del rimpasto di giunta con rapidità e prima della mia comparsa, in qualità di persona informata dei fatti, dinanzi al Pubblico Ministero che indaga su eventuali illeciti nella sanità pugliese. Ho scelto dunque di operare le scelte sugli assessori evitando che si potesse immaginare un qualche collegamento tra uscite dalla giunta e inchieste in atto. Io ho posto una questione morale che riguarda sistemi di potere, come quello sanitario, che appaiono impermeabili alla domanda di moralizzazione e di cambiamento. Pongo un problema alla politica, che non può delegare al potere giudiziario il proprio compito specifico: che è quello di intervenire chirurgicamente sulla macchina pubblica per estirpare i fenomeni strutturali di malcostume e di corruzione. Questo problema è particolarmente visibile quando ci si affacci sulla vita quotidiana del sistema sanitaria, in qualunque parte d’Italia. I magistrati possono solo perseguire i reati, non possono costruire l’agenda della bonifica e del rilancio della sanità. Non ho inteso in alcun modo implicare alcuno dei miei assessori non riconfermati nel proprio incarico in una sorta di giudizio preventivo di condanna. Chi è stato sfiorato dai rimbalzi mediatici di inchieste in corso ha avuto la sensibilità, come nel caso del mio Vice Presidente Sandro Frisullo, di fare un passo indietro: e di questo gli va dato atto ed è necessario sottolineare uno stile inusuale in tempi in cui ben altri coinvolgimenti, in scandali e inchieste, vengono vissuti con assoluta noncuranza. E a Frisullo, lo dico con assoluta sincerità, vorrei esprimere la gratitudine per il lavoro appassionato svolto in un settore cruciale della nostra Amministrazione. Per gli altri assessori, come è noto, non esiste alcun possibile legame con vicende di pubblica immoralità o con indagini penali in corso. Barbieri, Ostilio, Russo, Lomelo hanno lavorato in modo universalmente apprezzato e penso che il segno di trasparenza introdotto in settori chiave degli apparati regionali resterà impresso come un dato di innovazione ormai strutturato. Il rimpasto ha portato al governo della Regione una personalità come quella del Prof. Viesti che consente a noi di allargare un dialogo necessario, nella società civile e nella politica, su quella nuova “questione meridionale” che vive nelle domande nuove del Sud e nella feroce inimicizia di un governo così segnato dall’egemonia leghista. L’entrata in giunta di due donne autorevoli come Loredana Capone e Magda Terrevoli aiuta la politica nel suo percorso di emancipazione dai codici autoreferenziali e autoritari di un maschilismo neppure tanto dissimulato che torna ad occupare la scena pubblica. L’ingresso di Dario Stefàno aiuta il governo regionale a leggere i bisogni e le attese dei moderati, anche per mettere a confronto le diverse culture politiche che possono alimentare spazi nuovi di alternativa alla destra. Così come l’ingresso di Fabiano Amati significa riallacciare un forte rapporto con il territorio. Allargare gli orizzonti del dialogo culturale e politico, in un momento così acuto di crisi sociale e democratica di un Paese prigioniere del reality berlusconiano, è un impegno necessario. Solo questo è il senso della fase nuova che si è aperta nella politica.

Nichi Vendola

Per leggere la nuova composizione della giunta regionale pugliese, clicca qui.

Per leggere la lettera inviata da Sinistra e Libertà al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in merito alla approvazione del "pacchetto sicurezza" da parte del Parlamento, clicca qui.


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